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Gli strumenti musicali

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Utente Assistenza Argo

da Assistenza Argo

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FISARMONICA

La fisarmonica fa parte di uno dei quattro strumenti possibili da poter studiare presso la scuola media  “De Bonis”. La fisarmonica si presenta come uno strumento molto giovane in quanto nasce agli inizi del 1900. L’origine della fisarmonica è una delle più interessanti e anche più controverse fasi della storia dello strumento.

Tradizionalmente si fa risalire l’origine della fisarmonica in Italia ad una sorta di leggenda o storia fantastica che ha come protagonista Paolo Soprani.

La fisarmonica è definito come uno strumento eclettico in quanto offre la possibilità di avvicinarsi a qualsiasi genere musicale.

Da qualche anno a scuola vi è la possibilità di usare anche la nuova fisarmonica digitale Roland,con un metodo innovativo per avvicinarsi allo studio della musica

PIANOFORTE

Il pianoforte è uno strumento musicale a corde percosse mediante martelletti azionati da una tastiera.
La tastiera è solitamente composta da 88 tasti, 52 di colore bianco e 36 di colore nero. I tasti bianchi rappresentano le note: do, re, mi, fa, sol, la, si. I tasti neri, invece, individuano le alterazioni (note bemolli o diesis).

Il primo modello di pianoforte fu messo a punto in Italia da Bartolomeo Cristofori, padovano alla corte fiorentina di Cosimo III de’ Medici, a partire dal 1698.

CHITARRA

Comunemente si crede che la chitarra sia uno strumento di recente invenzione, ma non è così. Le sue origini bisogna cercarle nelle iconografie del passato — ittite, egizie,ecc. –. La chitarra appartiene alla famiglia dei cordofoni
con cassa armonica e manico già molto diffusi nel secondo millennio avanti Cristo. Molti studiosi pensano che la chitarra sia stata portata in Europa dagli arabi insieme al liuto. Gli arabi la chiamavano kuitra, gli spagnoli chitarra morisca. Aveva questo strumento il fondo ricurvo. Quando si passò al fondo piatto? Forse la trasformazione avvenne al contatto con persistenti strumenti similari in Europa, come la ficula latina. Tuttavia i due modelli convissero ancora a lungo assieme, come è ampiamente documentato dall’antica iconografia.

CLARINETTO

L’invenzione del Clarinetto viene attribuita a Johann Christofer Denner (Lipsia 1665 – Norimberga 1707). Il primo Clarinetto fu costruito intorno al 1690, anche se le origini sono molto più antiche. In effetti il Clarinetto deriva da uno strumento antichissimo:
la ceramella, che in seguito, nel corso dei secoli diede vita allo Chalumeau che in seguito si trasformò, grazie a C. Denner nel Clarinetto. Il nome Clarinetto deriva dal nome latino: Claro che vuol dire Chiaro. Essendo derivato dalla ceramella che, appunto, ha un suono chiaro, squillante.
Il Clarinetto appartiene alla famiglia dei legni. È uno strumento ad ancia semplice battente costruito solitamente in Ebano, un legno Africano durissimo e di colore scuro.
Il Clarinetto non è uno strumento a corpo unico ma è assemblato con vari pezzi. Le pari che compongono il Clarinetto sono cinque:
Becco o Bocchino, Barilotto, Fusto o pezzo superiore, Coda o pezzo inferiore e Campana o Padiglione.
Sul becco viene fissata, per mezzo di una legatura, “L’ANCIA”, una linguetta ricavata dalla lavorazione della canna Francese. L’Ancia per mezzo della vibrazione ricavata dall’aria emessa nello strumento emette il suono.
La famiglia dei Clarinetti è vasta, ma quello più usato è il Clarinetto Soprano in Si Bemolle.
Il Clarinetto fece innamorare molti compositori, che dedicarono a questo strumento dolce e virtuoso, tantissime composizioni.
Tra i compositori maggiori troviamo: W.A. Mozart ,C. Debussy, C.M. von Weber, ecc ….
Tra le opere maggiori abbiamo: Il concerto in La K622 di W.A. Mozart,
il concerto in Fa minore opera 73 di C.M. von Weber, il concerto in Mib maggiore opera 74 dello stesso autore, la rapsodia per Clarinetto e Orchestra di C. Debussy.